TESTO CHE L’INSEGNANTE DEVE LEGGERE AGLI ALUNNI
IL CORAGGIO DI GRISKA
Inebriati
dalla velocità, i due ragazzi lanciati sugli sci, scendevano la china verso il
fiume, mentre un vento gelido sferzava i loro visi .La neve non cadeva più
.Griska dava la mano a Iakù e guidava la corsa vertiginosa . Nel gran silenzio
bianco si sentiva soltanto lo scricchiolio della neve sotto gli sci . Griska e
la sua compagna giunsero ansimando al fiume e si avviarono lungo la riva .Tutt’a un tratto Iakù lanciò
un grido di spavento . “ Griska , guarda ! La, là. Ci ha visti e viene . Ci
viene addosso !” Disse con il cuore in gola.La belva non aveva ancora visto i
ragazzi , ma li aveva fiutati . Era un orso enorme che tendeva il muso e
annusava l’aria . “Zitta,Iakù!” mormorò Griska, "non muoverti!" "Ci ucciderà!" "Non muoverti. Vado io a parlargli."
Iakù s’era rannicchiata in mezzo ai giunchi col viso nella neve .L’orso
si avvicinava dondolandosi e spezzando le canne ; poi si alzò battendosi il
petto con le grosse braccia pelose. I piccoli occhi selvaggi brillavano come
palle rosse , il muso gli si torceva in una smorfia terribIle .Di colpo , inchiodato al suolo
dalla sorpresa , l’orso si fermò. Spalancò
e chiuse le fauci , facendo battere mascelle irte di zanne : sembrava che
masticasse i suoi brontolii. Ma non si mosse . Guardava curiosamente ,
inclinando la testa da una parte , quel pezzetto d’uomo che stava davanti ,
fieramente eretto .Griska , davanti all’orso che avrebbe potuto lanciarglisi
addosso e stritolarlo , non ebbe un attimo di smarrimento. Con la testa alta ,
guardava la bestia dritto negli occhi.
“Allora , disse il ragazzo con voce squillante , sei venuto qui con
l’intenzione di farci del male? Mi capisci vero? Iakù è una mia amica. Ha paura:
è una bambina."
L’orso distese lentamente il grosso braccio peloso e quasi con timore
sfiorò con gli unghioni il berretto di Griska. Poi, nuovamente immobile ,
fiutò rumorosamente.
“Così… annusami per bene. Più vicino. Vieni più vicino. Ah ! Sei tu che
hai paura, adesso!" Quello che
spaventava un po’ la bestia era la sonora , limpida risata di Griska ; scuoteva
le zampe davanti al suo muso nero per scacciare quegli scoppi di riso come si
scacciano le mosche. Poi indietreggiò prudentemente , brontolando più forte.
“Hai paura, disse Griska ,sempre ridendo , ma hai capito di avere
incontrato un amico. Och…och…brontolò
l’orso che indietreggiava sempre di più davanti a Griska .”
“Vattene!
Vattene via!” ordinò il ragazzo .
L’orso
si lasciò ricadere sulle zampe . Con la testa bassa e con i piccoli occhi che
sbattevano , brontolando si mosse sollevando la neve attorno a sé . Poi , con
la testa appoggiata alla spalla per seguire con lo sguardo lo strano cucciolo
d’uomo che batteva le mani , s’allontanò. Ben presto la grande massa bruna
scomparve fra le canne .
👉La scheda per eseguire l'attività è tratta dal volume GUIDE PER LA SCUOLA, ITALIANO 4, RAFFAELLO.
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