Cute Red Pencil

mercoledì 6 gennaio 2021

TABELLINE IN RIMA classe seconda

CLASSE: seconda

ARGOMENTO: la memorizzazione delle tabelline ricorrendo a strumenti di supporto adatti a stili cognitivi diversi.

SVOLGIMENTO: 

  L'intenzione alla base del progetto è quella di offrire ai bambini una possibilità diversa e divertente per fare quello che si può definire il prio sforzo mnemonico deliberato della loro vita: imparare le tabelline.

L’idea di proporre ai bambini giochi linguistici sulle rime è nata dalla constatazione, da parte di chi scrive, del divertimento sperimentato da tutti i bambini nel cantare canzoncine e filastrocche in rima proposte dall’insegnante di musica e che sembravano coinvolgere particolarmente anche gli alunni BES.

Il percorso mira, infine, a proporre una modalità di lavoro alternativa alla lezione frontale, che consenta ad ognuno di esprimersi e soprattutto imparare a collaborare anziché prevaricarsi, per raggiungere un obiettivo comune.


 

Itinerario.

 L’intero percorso proposto si è articolato in tre grossi momenti. Nella prima fase sono stati proposti ai bambini un paio di giochi con le rime con funzione di preparazione e di “allenamento” per accedere alla fase successiva del progetto.

  • Il primo gioco, “Nominrima”, svolto con l’intero gruppo classe, consisteva nell’inventare collettivamente delle rime adatte ai nomi, o cognomi, di ciascun componente del gruppo classe (es. Francesca fa una scorpacciata di frutta fresca);

  • Per la seconda attività, “Animali in rima”, tratta dal testo Giocare con le parole, edito da Erickson, i bambini sono stati suddivisi in coppie e invitati a scrivere delle frasi in rima con i nomi degli animali (es. La giraffa beve l’acqua dalla caraffa);

 



La seconda fase è quella che entra nel vivo dell’attività di produzione delle tabelline in rima. La classe è stata suddivisa in due gruppi, ai quali è stato assegnato il compito di lavorare su due tabelline diverse: ad esempio un gruppo ha inventato le rime per la tabellina del 2, l’altro gruppo si è occupato invece della tabellina del 3. Molti bambini sarebbero stati in grado di inventare le rime in autonomia e senza aiuti, ma - per consentire una reale partecipazione e integrazione di tutti e dare più vivacità al gioco – ogni membro dei due gruppi ha avuto a disposizione come elemento facilitante alcune carte-guida prelevate da un apposito mazzo creato ad hoc. (fig.1)

 

Fig.1


Ogni gruppo aveva a disposizione un numero abbondante di carte-guida e una griglia con la prima frase già scritta con funzione di esempio e stimolo all’ideazione (fig. 2) da compilare collettivamente una volta ideata e votata da tutti la frase prescelta.

Fig.2

 

 La volta successiva i membri dei gruppi sono stati invitati a costruire insieme, a partire dalle loro griglie compilate, i cartelloni delle rispettive tabelline, poi appesi ai muri dell’aula (fig. 3 e 4). Su questi ultimi non sono stati scritti i risultati delle moltiplicazioni per agevolare l’associazione mentale nei confronti del mediatore iconico.



Fig. 3


Fig.4

Ogni gruppo ha successivamente presentato il proprio cartellone con le rispettive filastrocche ai compagni dell’altro gruppo e all’insegnante di matematica. Per potenziare l’apprendimento ogni bambino ha ricevuto una scheda promemoria (fig. 5) delle due filastrocche realizzata a computer che è stata incollata sui quaderni. Contemporaneamente a queste attività, è stato messo a disposizione di tutta la classe il gioco del lotò delle tabelline (fig. 6), con funzione di meccanismo autocorretivo e agevolante dell’apprendimento, che chi scrive ha avuto modo in passato di sperimentare con successo con una bambina con problemi di apprendimento in matematica.

Fig.5



Fig. 6

 

Criteri di valutazione e verifica

La valutazione è avvenuta sia in itinere osservando l’operato degli alunni all’interno del gruppo e la loro capacità di utilizzare proficuamente e con successo i materiali messi a disposizione (es.memory e lotò delle tabelline), sia al termine del percorso mediante l’uso di strumenti pensati ad hoc come per esempio schede con tabelline da completare partendo dal solo stimolo visivo (una facilitazione messa in atto è consistita nel dare ai bambini con difficoltà una scheda semplificata in cui accanto all’immagine è stata scritta anche l’operazione: l’unico dato mancante era il risultato), oppure l’uso della tombola delle tabelline da effettuare in piccolo o grande gruppo. (fig.7)

 

Fig.7
 

⛳ SCARICA QUI IL FILE PDF DELL'INTERO PERCORSO DIDATTICO.

⛳ SCARICA QUI SCHEDA ESEMPLIFICATIVA 1

⛳ SCARICA QUI SCHEDA ESEMPLIFICATIVA 2






 


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